Inefficace memantina contro demenza nel Down over 40
«C’è una sorprendente mancanza di evidenza riguardo al trattamento farmacologico del deterioramento cognitivo e della demenza nelle persone con più di 40 anni con sindrome di Down. Nonostante indicazioni promettenti, la memantina non è un trattamento efficace. Le terapie efficaci per l’Alzheimer non lo sono necessariamente in questo gruppo di pazienti». È questa la conclusione di uno studio randomizzato e controllato in doppio cieco con placebo condotto in Gran Bretagna da Clive Ballarddel King’s college di Londra e collaboratori. Gli scienziati hanno selezionato adulti ultra 40enni con diagnosi clinica o cariotipica di sindrome di Down con e senza demenza in 4 centri per disabili in UK e Norvegia e li hanno randomizzati a ricevere memantina (n=88) oppure un placebo (n=85) per 52 settimane. L’outcome primario era costituto da modificazioni della cognizione e della funzione motoria, misurati con i punteggi Dames e la scala Abs (adaptive behaviour scale) parte I e II. In entrambi i gruppi si sono rilevati deterioramenti cognitivi e funzionali, ma i tassi non differivano tra i gruppi per nessun outcome. Dopo correzione per il punteggio basale, si sono viste differenze non significative tra i due gruppi in relazione al punteggio Dames (-4,1), Abs I (-8,5) e Abs II (2,0), tutti in favore dei controlli. Infine, si sono avuti eventi avversi gravi nell’11% dei partecipanti al gruppo memantina contro il 7% dei soggetti di controllo.
Lancet, 2012; 379(9815):528-36
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