Curare il tumore al seno in gravidanza è possibile
Anche le donne in gravidanza possono curare un tumore al seno, utilizzando tecniche sia chirurgiche sia mediche, ed evitando accuratamente il ricorso a parti prematuri, portando a termine la gravidanza in sicurezza. È quanto è stato pubblicato sulla rivista The Lancet in cui si riporta un lavoro scritto da Frederich Amant – del Breast cancer center al Leuven cancer institute dell’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio – e colleghi. La stadiazione e il trattamento del cancro mammario durante la gestazione dovrebbero essere definite nell’ambito di un setting multidisciplinare, scrivono gli autori, che proseguono: «sono la biologia del tumore e l’età gestazionale al momento della diagnosi a determinare l’approccio più appropriato. La chirurgia è effettuabile in tutti e tre i trimestri di gravidanza. È possibile ricorrere anche alla radioterapia ma, a seconda della dose ricevuta dal feto, si possono avere outcome scarsi per il nascituro». Pertanto la decisione se ricorrere alla terapia radiante va effettuata su base individuale. «Prove sempre più numerose» si sottolinea «supportano la somministrazione di una chemioterapia a partire dalla 14ma settimana di gestazione in avanti». I più recenti trattamenti contro il carcinoma della mammella potrebbero essere somministrati, ma il tamoxifene e il trastuzumab sono controindicati in gravidanza. Il trattamento del tumore al seno in gravidanza, infine, dovrebbe ridurre la necessità di ricorrere al parto pretermine e al connesso rischio di prematurità del neonato, due tra le maggiori preoccupazioni in questi contesti clinici.
Lancet, 2012; 379(9815):570-9
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