Cesarei, più complicanze nelle gravidanze successive
Le donne che partoriscono il loro primo bambino con un parto cesareo sono a maggior rischio di complicanze nelle gravidanze successive. Lo rivela uno studio condotto da Sherri Jackson, del Cedars-Sinai medical center di Los Angeles (Usa), e collaboratori, sui dati relativi a 24.839 donne, tratti dalla Danish national birth cohort (Dnbc). A fronte di un ricorso al parto cesareo che in molti paesi, come gli Stati Uniti, costituisce un fenomeno in crescita, questo studio è solo il più recente di una serie di approfondimenti che segnalano le numerose problematiche che si associano al parto non vaginale. Dopo un aggiustamento statistico per età, indice di massa corporea, consumo di alcool, abitudine al fumo e condizioni socio-economiche, i ricercatori hanno calcolato l’aumento di rischio delle 3.340 donne con precedente parto cesareo rispetto alle 21.499 che avevano partorito in modo naturale. Nei parti successivi il maggior rischio di anemia è stato quantificato con un odds ratio (Or) di 2,8 laddove il distacco intempestivo di placenta si è associato a un Or di 2,3, la rottura di utero di 268 e l’isterectomia di 28,8. «Il numero assoluto di questi eventi è stato modesto, di conseguenza gli intervalli di confidenza sono piuttosto ampi» ammettono i ricercatori «ma i risultati sono in linea con i dati di letteratura». La forza di questa ricerca sta nell’aver tenuto conto di numerosi fattori confondenti, seguito nel tempo le partecipanti e verificato tutte le eventuali complicazioni attraverso un sistema evoluto di registro ospedaliero.
Am J Obstet Gynecol, 2012; 206(2):139.e1-5
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