Duloxetina, possibile freno ad alimentazione incontrollata
La duloxetina può essere efficace nel ridurre il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder, Bed), il peso, e la gravità globale della malattia in caso di Bed con comorbilità per disturbo depressivo in corso. È l’esito di uno studio in doppio cieco condotto per 12 settimane su 40 pazienti da Anna I. Guerdjikova, del Lindner center of hope di Mason (Usa), e colleghi. I soggetti arruolati, che avevano ricevuto una diagnosi di Bed e comorbilità depressiva in base ai criteri del Diagnostic and statistical manual of mental disorders-IV-Tr, sono stati suddivisi in due gruppi da 20 individui, i primi trattati con duloxetina, i secondi con un placebo. All’analisi primaria, duloxetina (alla dose media di 78,7 mg/die) è risultata superiore al placebo nel ridurre la frequenza settimanale di giorni di alimentazione incontrollata (outcome primario), gli episodi di binge eating, il peso e le valutazioni Clinical global impression-Severity of illness per alimentazione incontrollata e disturbi depressivi. Non si sono peraltro osservate differenze tra i due gruppi riguardanti cambiamenti di body mass index e misure di patologia alimentare, depressione e ansia. I risultati dello studio, sottolineano gli autori, necessitano di conferme su trial controllati con placebo più ampi. Int J Eat Disord, 2012; 45(2):281-9
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