Sclerosi multipla: apoptosi oligodendrocitica non è la causa
Ricercatori dell’università di Zurigo, guidati da Giuseppe Locatelli, in collaborazione con colleghi di Berlino, Magonza, Lipsia e Monaco di Baviera, smentiscono l’ipotesi secondo cui la morte degli oligodendrociti, le cellule che producono la guaina mielinica nel sistema nervoso centrale (Snc), costituirebbe uno dei meccanismi che scatenano la sclerosi multipla. Lo sviluppo di autoanticorpi contro la mielina si associa comunemente alla sclerosi multipla, ma rimane elusivo il fenomeno che scatena questa autoreattività; una delle possibilità che sono state suggerite è costituita appunto dall’apoptosi degli oligodendrociti. Allo scopo di sottoporre a verifica questa ipotesi, l’équipe svizzero-tedesca ha indotto l’apoptosi oligodendrocitica in vivo in un modello murino. Ne è risultata una forte attivazione di microglia e macrofagi, con componenti della mielina drenati nei linfonodi ed esposizione degli antigeni del Snc ai linfociti. Tuttavia, anche in condizioni favorevoli, gli scienziati non sono riusciti nemmeno una volta a osservare lo sviluppo della sclerosi multipla e ne hanno dedotto che, «a differenza di quanto riportato precedentemente, una diffusa apoptosi degli oligodendrociti, da soli o in combinazione con un’attivazione immunitaria, non scatena autoimmunità del Snc». Alla luce di questi risultati, gli autori ritengono che l’ipotesi neurodegenerativa risulti dunque obsoleta e che la ricerca sulla patogenesi della sclerosi multipla sia destinata in futuro a concentrarsi meno sul cervello e più sul versante del sistema immunitario.
Nat Neurosci, 2012 Feb 26. [Epub ahead of print]
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