Con gravidanze tardive più rischio endometriosi
Le donne italiane tendono a posticipare l’arrivo dei figli e ricorrono alla contraccezione ormonale, per evitare gravidanze non programmate. Tutto ciò è attualmente uno degli elementi alla base dell’aumento di endometriosi, patologia che è figlia delle gravidanze tardive. È quanto ha sostenuto Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, nell’ambito del 15° Congresso mondiale di endocrinologia ginecologica, presieduto da Andrea Genazzani, e svoltosi a Firenze dal 7 al 10 marzo scorsi. Secondo i dati diffusi nel corso dei lavori congressuali, la fecondità attuale in Italia è pari a 1,4 figli. «Un numero insufficiente» sostiene Graziottin «a mantenere gli italiani. Oggi si fanno figli a 31 anni, ovvero quasi 16 anni dopo rispetto a quello che avveniva 100 anni fa. L’Italia, insieme all’Irlanda, è il Paese europeo con le nascite più tardive e quello con la più alta percentuale di ultraquarantenni al primo figlio». Oggi – è la conclusione – bisogna fare i conti con numeri che sono molto cambiati rispetto a un secolo fa: da una parte abbiamo una speranza di vita di oltre 84 anni, dall’altra è stata abbassata a 3,3 ogni mille, rispetto a 160, la quota dei bambini che muoiono nei primi giorni di vita.
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