Nuovo marker prognostico per il cancro mammario

23 Lug 2012 Oncologia

Il riscontro di elevati livelli solubili di molecola di adesione cellulare dei leucociti attivati (sAlcam) nel siero di donne con cancro mammario indica un comportamento tumorale più aggressivo ed è un fattore indipendente di prognosi peggiore. Lo ha verificato il gruppo di Isabell Witzel, del Centro medico universitario di Amburgo-Eppendorf (Germania). Per giungere a questo dato, il team ha analizzato i livelli di sAlcam nel siero di 157 pazienti con cancro primario della mammella e di 48 donne sane. Inoltre, mediante altre analisi (Western blot, cDna microarray), si è valutata l’espressione proteica e del mRna dell’Alcam (frazione non solubile) nel tessuto tumorale delle pazienti corrispondenti. Si è così verificato che i livelli di sAlcam sono differenti tra pazienti e soggetti sani (media: 24,2 vs 18,9 ng/ml). Non si è invece osservata alcuna correlazione tra livelli sierici di sAlcam ed espressione proteica o ribonucleica di Alcam nei tumori corrispondenti. Infine, se i livelli di sAlcam non sono risultati correlati con il tipo istologico, il grado e lo stadio tumorale o l’età del paziente, elevati valori di sAlcam sono apparsi comunque associati a una ridotta sopravvivenza libera da malattia (hazard ratio: 1,97).

Oncology 2012;82:305-312

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