Non è detto che il colesterolo HDL protegga dall’infarto
Alcuni meccanismi genetici che aumentano l’HDLc non sembrano abbassare il rischio di infarto del miocardio (IM). Questi dati contraddicono il concetto che aumentare l’HDLc significhi automaticamente ridurre il rischio di IM, ed emergono da un ampio studio internazionale al quale hanno partecipato anche alcuni ricercatori italiani. Il team di ricercatori ha provveduto a
- analizzare il polimorfismo di un singolo nucleotide (single nucleotide poymorphysm – SNP) nel gene endoteliale della lipasi (LIPG Asn396Ser), strettamente legato alla produzione di HDLc ed ha testato questo polimorfismo in 20 studi con più di 20.000 casi di IM vs 95.000 controlli
- testare, utilizzando uno score genetico consistente in 14 comuni polimorfismi associati a HDLc, lo score stesso su 12.482 casi di IM vs 41.331 controlli
- testare uno score genetico di 13 polimorfismi comuni esclusivamente associati con LDLc.
I risultati hanno evidenziato che i portatori del gene LIPG Asn396Ser, come peraltro previsto, avevano maggiori livelli di HDLc, livelli simili di altri fattori di rischio lipidico e non lipidico per IM, ma – e qui sta il dato inquietante – i maggiori valori di HDLc non erano associati ad un minore rischio di IM (p=0.85), convinzione ormai acquisita da studi osservazionali in cui un aumento di 1 DS nel HDLc era associato ad una riduzione del rischio di IM (OR 0.62, 95% IC 0.58-0.66). Per l’LDLc invece i risultati dello score concordano con quelli degli studi osservazionali, per cui abbassare l’LDLc abbassa effettivamente il rischio cardiovascolare. Il risultato pratico dello studio è rilevante: questo nuovo strumento genetico ci dice che esistono ampie categorie di individui nei quali un aumento dell’ HDLc non significa automaticamente diminuzione del rischio di IM. Ciò non vuol dire che l’HDLc non abbia un effetto protettivo, ma mentre tutti i dati confermano che ha un senso abbassare l’LDLc, non si sa fino a che punto abbia senso una ricerca spasmodica di farmaci che possano aumentare il HDLc.
Voigh BJ et al. The Lancet Published Online May 17, 2012 DOI:10.1016/S0140
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