Più cereali integrali, minore rischio di ca colorettale

5 Set 2012 Oncologia

In base a una revisione sistematica e successiva meta-analisi degli studi osservazionali prospettici comparsi in letteratura, una dieta ricca in fibre, in particolare quelle dei cereali integrali, si associa a una riduzione del rischio del tumore al colon-retto. Un team di ricerca, coordinato da Teresa Norat e composto da ricercatori dell’Imperial college di Londra, dell’università di Leeds e dell’università olandese di Wageningen, ha incrociato i dati di 25 studi riferiti a un campione complessivo di quasi due milioni di persone. Ne è emerso che modeste quantità di cereali integrali sono sufficienti per ottenere effetti benefici, ma che la riduzione del rischio è proporzionale all’entità della fibra assunta. L’aggiunta di 10 grammi di fibre al giorno a una dieta povera di queste sostanze comporta una diminuzione della probabilità di sviluppare un cancro colon-rettale del 10%, mentre tre porzioni giornaliere di cereali integrali, corrispondenti a 90 grammi, si associano a un calo del 20%. La meta-analisi ha rilevato l’associazione inversa con il tumore al colon-retto delle fibre contenute nei cereali, ma non ha individuato evidenze significative legate all’assunzione delle fibre provenienti da frutta, verdura o legumi. Sulla scorta di alcuni degli studi esaminati, gli autori ricordano inoltre che «l’assunzione di fibre alimentari e di cereali integrali è probabilmente in grado di ridurre anche il rischio di patologie cardiovascolari, di diabete di tipo 2, di sovrappeso e obesità e di influire sulla mortalità complessiva». 

BMJ. 2011 Nov 10;343:d6617

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