Epatite alcolica, dopo trapianto esiti pari alla cirrosi
Dopo aver ricevuto un trapianto di fegato, nei pazienti con epatite alcolica la funzionalità del fegato trapiantato e la sopravvivenza sono simili a quelle dei soggetti con cirrosi alcolica. Il risultato è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori americani – guidati da Ashwani K. Singal della university of Texas medical branch, a Galveston – che ne hanno dedotto: «il trapianto di fegato può dunque essere preso in considerazione per quelle persone affette da forme di epatite alcolica che non rispondono alle terapie farmacologiche». I dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto di fegato per epatite alcolica sono molto limitati, ma gli autori dello studio si sono serviti delle informazioni registrate negli archivi dell’Unos (United network for organ sharing) dal 2004 al 2010. La sopravvivenza cinque anni dopo l’intervento si è attestata all’80% tra i soggetti con diagnosi di epatite alcolica, percentuale molto vicina a quella registrata tra i pazienti con cirrosi alcolica, il 78%. Anche la graft-survival è stata simile: rispettivamente del 75% e del 73%. Un’analisi statistica (regressione proporzionale di Cox) non ha mostrato alcuni impatto dell’eziologia (epatite alcolica versus cirrosi alcolica) né sulla sopravvivenza del paziente su quella del graft. Le cause della mortalità riscontrata nei due gruppi sono state simili e non collegate all’alcol.
Hepatology, 2012; 55(5):1398-405
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