Tumore vescicale invasivo, chemio più radio meglio che da sola
In uno studio inglese giunto alla fase 3, la chemioterapia con fluorouracile e mitomicina C, combinata con la radioterapia, ha migliorato in modo significativo il controllo locoregionale del tumore della vescica rispetto alla sola radioterapia. I ricercatori hanno condotto il trial, randomizzato e multicentrico, su 360 pazienti affetti da carcinoma della vescica con invasione muscolare, che hanno ricevuto la radioterapia con o senza chemioterapia a base di fluorouracile più mitomicina C. La sopravvivenza libera da malattia a livello locoregionale è stata scelta come endpoint primario, mentre i secondari sono stati la sopravvivenza complessiva e gli effetti avversi. Dopo due anni, la percentuale dei soggetti liberi da malattia locoregionale è stata del 67% nel gruppo che aveva ricevuto sia la chemioterapia che la radioterapia, mentre tra coloro che erano stati sottoposti soltanto a quest’ultima la percentuale è scesa al 54%. Anche i risultati relativi alla sopravvivenza complessiva sono stati favorevoli alla combinazione delle terapie e, a cinque anni, è stata valutata rispettivamente al 48% e al 35%. L’approccio chemioradioterapeutico ha comportato – rispetto alla sola radioterapia – una frequenza leggermente maggiore di effetti avversi di grado 3 o 4 nel corso del trattamento (36% vs 27,5%), ma molto minore durante il follow-up (8,3% vs 15,7%). I partecipanti sono anche stati suddivisi in modo randomizzato in due coorti sottoposte a trattamento radioterapico sull’intera vescica oppure su un’area limitata, dunque con un disegno sperimentale a due fattori, ma i risultati di questa ulteriore analisi non sono stati ancora resi noti.
N Engl J Med, 2012; 366:1477-88
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