Nhs: tamoxifene alle donne più a rischio di cancro al seno
Primo in Europa il Nhs britannico ha deciso per la somministrazione di farmaci oncologici in via preventiva a donne con elevato rischio di tumore mammario. Il via libera arriva dopo che il Nice ha raccomandato la terapia con tamoxifene o raloxifene per 5 anni, nelle donne sane dopo i 35 anni, a rischio moderato (pari a 1 su 6) o elevato (3 su 10), in base alla storia familiare o alla presenza dei geni Brca1 and Brca2, di tumore al seno. La terapia farmacologica può ridurre il rischio del 40% e il beneficio si mantiene anche dopo la fine del trattamento che, tuttavia, non è esente da effetti collaterali come vampate e coaguli sanguigni. Le linee guida del Nice sono vincolanti per Inghilterra e Galles, il che significa che circa 500.000 donne potrebbero avere un’alternativa alla mastectomia preventiva. Probabilmente l’esempio sarà presto seguito dall’Irlanda del nord mentre la Scozia, che già prevede il trattamento di 5 anni per le donne con 2 o più familiari che abbiano avuto un cancro al seno, ha dichiarato che autorizzerà l’offerta del tamoxifene nelle donne a rischio e offrirà il test genetico alle donne con un 10% di probabilità di essere portatrici di un gene difettoso. Il rischio di ammalarsi di tumore al seno normalmente è del 12,5% (1 su 8), raddoppia se ci sono casi in familiari prossimi (madre o sorella), aumenta ulteriormente se più membri della stessa famiglia hanno avuto un particolare tipo di cancro o se una parente si è ammalata in giovane età. I geni ereditari Brca1 e Brca2 incrementano il rischio individuale di quasi il 90%, ma la decisione finale se intraprendere la terapia spetta comunque alla donna, pesati pro e contro con il proprio medico.
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