Usa, mammografie stabili nonostante nuove raccomandazioni
Nonostante le controverse raccomandazioni con le quali nel 2009 il governo suggeriva di ridurre i tassi di screening, al momento non è cambiato il numero di donne che si sottopone a mammografia. Lo rivelo uno studio pubblicato su Cancer. La U.S. Preventive services task force, si era incaricata di allertare medici, compagnie assicurative e decisori politici circa l’opportunità di effettuare lo screening mammografico ogni 2 anni nelle donne d’età compresa tra 50 e 74 anni. Per le donne più giovani la raccomandazione era di decidere caso per caso. Ciononostante ad alcuni anni di distanza i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston non hanno riscontrato il calo atteso nel numero di esami, anzi hanno registrato addirittura dei lievi incrementi percentuali. Senza entrare nelle motivazioni alla base di questi riscontri, si possono fare alcune ipotesi, dice Lydia Pace, che ha guidato lo studio: confusione di medici e pazienti in merito alle raccomandazioni della task force; decisioni di alcune organizzazioni, come l’American Cancer Society, di continuare ad attenersi alle precedenti raccomandazioni, copertura assicurativa garantita dalle compagnie per la mammografia annuale. Per esempio l’American Medical Association ha adottato questa politica, in occasione del suo meeting annuale del 2012, stabilendo che le donne oltre i 40 anni che desiderano effettuare una mammografia devono essere in grado di ottenerla e che le assicurazioni devono rimborsarla. «Probabilmente i medici non hanno il tempo, o gli strumenti, o non si sentono preparati per affrontare a fondo il discorso rischio/beneficio con i pazienti» ha commentato Pace.
siste �Zitp& 8>$ miracoloso per il cancro alla prostata» conclude Posadzki, aggiungendo che «nessun supplemento può sostituire il valore di una dieta equilibrata».
Posadzki P, et al. Maturitas, 2013 Apr 5.
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