Ripetizione PAP-test dopo risultati insoddisfacenti non necessaria
La ripetizione del PAP-test entro due-quattro mesi dopo l’ottenimento di un campione non soddisfacente con cellurarit? squamosa inadeguata potrebbe non essere necessaria.
Nelle risposte di citologia ginecologica, i patologi o citotecnologi devono fornire informazioni su adeguatezza e qualit? del campione unitamente alla propria interpretazione.
Pertanto, oltre a definire le categorie diagnostiche, il sistema Bethesda sviluppa anche criteri per determinare l’adeguatezza qualitativa del PAP-test: questi criteri includono stime dei numeri di cellule squamose ed endocervicali presenti nel campione, della preservazione e fissazione di quest’ultimo e dell’assenza di elementi oscuranti quali un eccesso di sangue o infiammazione.
Con l’implementazione del criterio Bethesda 2001, sembra che una gran parte dei PAP-test verrebbero classificati come insoddisfacenti: se a tutte queste pazienti venisse richiesto di ripetere l’esame dopo due-quattro mesi, l’aumento dei costi sanitari potrebbe essere considerevole.
(AmJ Clin Patho/. 2005; 123: 738-43)
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