Tiroide opzioni migliori

L?indagine scintigrafica sul corpo intero con radioiodio (131-I) ? tuttora l?unica metodica diagnostica che consente di localizzare tessuto tiroideo (normale o neoplastico) in grado di accumulare lo iodio. L?indagine ? sicura e non invasiva, consistendo nella assunzione per os di radioiodio e nella successiva registrazione della distribuzione del radiofarmaco mediante apparecchiature dedicate. Per molti anni la scintigrafia con radioiodio ha rappresentato l?indagine fondamentale nel follow-up dei pazienti con carcinoma tiroideo. Oggi la disponibilit? di altre metodiche (dosaggio della tireoglobulina sierica, ecografia cervicale, TC ad elevata risoluzione, PET con 18-FDG) ha ridotto l?impiego di questa tecnica, che peraltro mantiene un ruolo fondamentale nel follow-up dei pazienti ad alto rischio, dei pazienti con anticorpi anti-tireoglobulina e per la decisione strategica riguardo il trattamento con radioiodio.

Poich? la captazione del radioiodio nelle cellule tiroidee ? favorita da elevati livelli di TSH, per effettuare la scintigrafia con radioiodio ? necessario o stimolare l?increzione endogena di TSH, mediante la sospensione della terapia ormonale e la conseguente induzione di ipotiroidismo o, in alternativa, somministrare per via intramuscolare TSH umano, allo scopo di evitare la sintomatologia da ipotiroidismo.

Le due modalit? di preparazione alla effettuazione della scintigrafia o alla esecuzione del trattamento con radioiodio presentano entrambe vantaggi e svantaggi, ampiamente dibattuti nella letteratura internazionale.

Nel caso particolare del trattamento ablativo post-chirurgico e del trattamento delle metastasi, non esistono ancora in letteratura prove definitive su un pi? favorevole rapporto beneficio-rischio della modalit? di preparazione classica, rispetto a quella con somministrazione esogena di TSH umano o viceversa, in particolare nella popolazione ad alto rischio.

? compito del Medico Nucleare individuare per ogni singolo caso quale sia la tecnica e la modalit? di preparazione pi? vantaggiosa. ? necessario quindi rassicurare tutti quei pazienti cui venga consigliata la effettuazione della scintigrafia con radioiodio e/o la preparazione alla terapia con sospensione del trattamento ormonale che tale scelta non ? ? valutata nel caso particolare – obsoleta o ingiustificata, ma rappresenta al contrario la strategia pi? efficace, alla luce dei dati finora disponibili.

Massimo Eugenio Dottorini

(Coordinatore del Gruppo di Studio ?Terapia Medico Nucleare? dell?Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare)

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