La Sibutramina ? associata a miglioramento della funzione endoteliale nei pazien
Ricercatori israeliani hanno valutato l?impatto della Sibutramina ( Usa: Meridia; Italia: Reductil ) sulla funzione endoteliale nei pazienti obesi con coronaropatia.
Un totale di 80 pazienti consecutivi, obesi, non ipertesi, con malattia coronarica stabilizzata sono stati assegnati in modo casuale a Sibutramina 10mg/die ( n = 40 ) o a trattamento di routine ( n = 40 ), per 4 mesi.
Il miglioramento percentuale nella dilatazione flusso-mediata ( FMD ) dell?arteria brachiale endotelio-dipendente e la vasodilatazione mediata dalla nitroglicerina endotelio-indipendente, sono state valutate al basale e dopo 4 mesi mediante ultrasonografia ad alta risoluzione.
Dopo 4 mesi, il peso corporeo iniziale si ? ridotto dell?11.4% nel gruppo Sibutramina rispetto al 2.2% nel gruppo controllo ( p < 0.001 ), dimostrando un significativo miglioramento nella FMD percentuale post-intervento ( in media 8.9%; p = 0.01 rispetto al basale ) nel gruppo Sibutramina. Nessun significativo miglioramento percentuale nella vasodilatazione mediata dalla nitroglicerina endotelio-indipendente ? stato osservato nei 2 gruppi. Il trattamento con Sibutramina ? risultato anche associato ad una significativa riduzione della proteina C-reattiva, rispetto al trattamento di routine ( 44% versus 9%; p = 0.035 ). Secondo gli Autori, la terapia di breve periodo con Sibutramina, associata alla dieta e ad interventi sullo stile di vita migliora la funzione endoteliale, valutata mediante dilatazione flusso-mediata dell?arteria brachiale nei pazienti con malattia coronarica stabilizzata, non ipertesi. ( Xagena_2006 ) Shechter M et al, Am J Cardiol 2006; 97: 1650-1653
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