Colesterolo, per 7 medici europei su 10 linee guida poco seguite

29 Nov 2006 Cardiologia

In Europa 7 medici su 10 ritengono che le linee guida sul trattamento dell’ipercolesterolemia non siano sufficientemente seguite. E’ quanto emerge da un’indagine internazionale su 879 tra medici di famiglia e cardiologi, presentata al Congresso mondiale di cardiologia in corso a Barcellona, nel corso di una sessione congiunta promossa da Merck Sharp Dohme e Schering-Plough. Secondo gli esperti, i limiti della poca ‘aderenza’ alle linee guida vanno ricercati nella mancanza di efficacia delle statine somministrate in monoterapia nel raggiungere l’obiettivo nei pazienti ad elevato rischio e nel tempo e le molte visite necessari per aggiustare la terapia con statine. In particolare un medico di famiglia su 2 sottolinea che il problema maggiore e’ legato ai rischi associati alle statine somministrate in dosi elevate. “La difficolta’ di seguire esattamente le indicazioni delle linee guida accomuna tutti i Paesi europei, Italia compresa -afferma Alberico Catapano, ordinario di Farmacologia presso l’Universita’ di Milano- molti medici infatti devono fare i conti con le restrizioni imposte dai piani di rimborso dei vari Sistemi sanitari. Inoltre i medici dovrebbero impegnarsi di piu’, per far capire ai pazienti quanto sia importante seguire le terapie per tutta la vita, poiche’ si tratta di una patologia cronica. E invece spesso capita che una volta raggiunti i primi benefici e’ difficilissimo far proseguire la cura”.

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