Bis di esami invasivi
I parametri del disagio
Tutte le tecniche menzionate implicano un certo grado di malessere fisico, bisogna per? sottolineare che questo – da solo – non ? sufficiente a caratterizzare la completa esperienza di chi si sottopone all?esame. L?ansia che precede il test, la sedazione, le difficolt? nella preparazione dell?intestino i giorni immediatamente precedenti l?esame, il senso di imbarazzo e di perdita della dignit? che possono accompagnare il paziente durante l?esecuzione, sono tutti fattori ugualmente importanti che determineranno, sommati, il grado di benessere percepito. In uno studio prospettico pubblicato sull?American Journal of Medicine ? stato eseguito un confronto delle tre metodiche, per stabilire quale fosse avvertita come la meno spiacevole. L?indagine ? stata condotta su persone con sangue occulto nelle feci, ematochezia, anemia ferropriva o una storia familiare di cancro al colon: ? stato eseguito un clisma opaco seguito, dopo 7 o 14 giorni, da colonscopia o colongrafia, ed al termine tutti i pazienti hanno compilato un questionario di tipo qualitativo che includeva anche la valutazione di fattori quali dolore, imbarazzo e difficolt? nella preparazione.
In totale, 614 persone si sono sottoposte a tutti e tre gli esami. Il 52% di loro era disposto a ripetere, se necessario, la colonscopia e solo il 10% la considerava come la metodica pi? dolorosa tra le tre; il clisma opaco, al contrario, era percepito come la meno tollerabile nel 54% dei casi e coloro che erano disposti a rifarlo erano solo il 3%.
Discussione
Questi risultati devono essere accompagnati da alcune considerazioni: la pi? importante ? che la colonscopia ? l?unico esame che viene eseguito sotto moderata sedazione, e di qui la percezione di minore sofferenza durante l?esame. Anche se i ricercatori sottolineano che la valutazione ? stata eseguita una volta terminato completamente l?effetto dei tranquillanti, rimane il dubbio che il trattamento possa influire anche sulla memoria delle sensazioni percepite durante l?esame. Lo stesso discorso non vale per il confronto tra clisma opaco e colongrafia, entrambe eseguite senza premedicazione, che dimostra come il clisma sia di gran lunga la metodica meno tollerata.
Inoltre, lo studio ? stato eseguito in siti differenti ed ? possibile che la stessa metodica, eseguita in strutture diverse e da diversi operatori, non venga percepita allo stesso modo: l?alto numero di pazienti inclusi nello studio dovrebbe per? garantire la generalizzabilit? dei risultati. Il fatto che l?esame che i pazienti sono maggiormente disposti a ripetere ? la colonscopia, ? quindi da tenere presente soprattutto nei soggetti a rischio, che verosimilmente dovranno eseguire l?esame pi? volte nella vita.
Raffaella Bergottini
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