Colesterolo LDL, benefici nel raggiungimento degli obiettivi NCEP tra i pazienti
E? stata valutata l?efficacia e la sicurezza del raggiungimento degli obiettivi di colesterolo LDL < 1.8mmol/l secondo le lineeguida NCEP ( National Cholesterol Education Program ) nei pazienti anziani con sindrome coronarica acuta.
La relazione tra colesterolo LDL a 30 giorni dopo sindrome coronarica acuta, e gli outcome ( esiti ) clinici ? stata valutata tra i pazienti anziani ( di et? uguale o superiore ai 70 anni ) ed i soggetti pi? giovani nello studio PROVE IT-TIMI 22, impiegando l?end point composito di morte, infarto miocardico o angina instabile.
Tra i 634 pazienti pi? anziani, il raggiungimento degli obiettivi NCEP era associato ad un pi? basso rischio di eventi ( rischio assoluto: -8%; rischio relativo: -40% ) ( hazard ratio, HR = 0.60; p = 0.008 ), contro la riduzione del 2.3% e del 26% nei 3.150 pazienti pi? giovani ( HR = 0.74; p = 0.013 ).
Tra i pazienti pi? anziani il numero stimato di eventi che possono essere prevenuti al raggiungimento di questi obiettivi era di 80 eventi per ogni 1000 pazienti a 2 anni, mentre tra i pazienti pi? giovani gli eventi potenzialmente prevenibili erano 23.
L?incidenza di effetti indesiderati maggiori tra i pazienti pi? anziani ? risultata simile a quella dei pazienti pi? giovani e non differiva con l?intensit? del regime a base di statine.
I dati di questo studio hanno mostrato che nei pazienti anziani con sindrome coronarica acuta il raggiungimento degli obiettivi opzionali di colesterolo LDL, secondo il NCEP, come parte di una strategia di prevenzione secondaria, ? sicuro ed efficace come nei pazienti pi? giovani.
Ray KK et al, Eur Heart J 2006; 27: 2310-2316
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