Coronaropatie: TAC multistrato ed imaging perfusionale complementari
Nei pazienti a medio rischio di coronaropatie, la TAC multistrato (MSCT) offre informazioni diagnostiche diverse ma complementari rispetto a quelle delle tecniche d’immagine perfusionali miocardiche (MPI). Questo dato supporta l’integrazione delle due tecnologie. Sono stati gi? effettuati dei passi per la creazione di apparecchiature ibride, ma bench? il razionale per l’ottenimento di informazioni sia sul carico arteriosclerotico che sull’ischemia sia disponibile gi? da tempo, i benefici relativi di MSCT ed MPI sono rimasti ignoti, e non sono stati effettuati studi di confronto diretto. Il presente studio dimostra la discrepanza fra le due tecniche: l’arteriosclerosi infatti non ? sinonimo di ischemia, e la gravit? della stenosi focale in s? non ? sufficiente a prevedere la significativit? emodinamica del carico correlato alla placca coronarica. Nella pratica clinica, la MSCT potrebbe essere usata come test di prima linea, almeno nei soggetti a medio rischio: se risulta normale, si esclude la presenza di coronaropatie, ma se si rileva arteriosclerosi potrebbe risultare appropriato l’uso di PET o SPECT. Se la MSCT risulta positiva ma i test MPI sono negativi, il paziente potrebbe essere candidato ad una terapia medica aggressiva ed alla modificazione dei fattori di rischio, mentre i pazienti che hanno anche una MPI positiva dovrebbero essere sottoposti ad angiografia invasiva ed a rivascolarizzazione. (J Am Coll Cardiol 2006; 48: 2508-14 e 2515-7)
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