Mal di schiena e gambe, meno dolore con la neurostimolazione

Meno dolore per schiena e gambe grazie alla neurostimolazione. Per combattere il dolore neuropatico cronico, di cui soffre circa l?8% della popolazione italiana, si ottengono maggiori benefici erogando leggeri impulsi elettrici nella colonna vertebrale rispetto all?impiego della sola terapia medica convenzionale. ? quanto emerge da uno studio internazionale multicentrico, pubblicato dalla rivista internazionale Pain. Allo studio hanno preso parte ricercatori italiani, tra cui il professor Mario Meglio, direttore dell?Unit? operativa di Neurochirurgia funzionale e spinale del Policlinico universitario ?Agostino Gemelli? di Roma.
La ricerca, che ? stata denominata PROCESS (PROspective randomized Controlled trial of the Effectiveness of Spinal cord Stimulation, studio prospettico controllato randomizzato sull?efficacia della stimolazione del midollo spinale), ? stata condotta su 100 pazienti in 12 centri ospedalieri e policlinici universitari internazionali in Australia, Belgio, Canada, Israele, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. I risultati ottenuti dopo sei mesi hanno dimostrato che la terapia di neurostimolazione associata alla terapia medica convenzionale, rispetto al solo trattamento medico, garantisce un livello significativamente maggiore di riduzione del dolore e un miglioramento della qualit? di vita e delle capacit? funzionali.
?Associato a danno nervoso o disfunzioni del sistema nervoso – spiega il prof. Meglio – il dolore neuropatico colpisce fino all?8 % della popolazione, ma viene spesso sotto-diagnosticato e trattato in maniera insufficiente. Di tutti i tipi di dolore, ? quello tra i pi? gravi, disabilitanti, costosi e difficili da trattare. Il dolore neuropatico colpisce frequentemente la schiena e le gambe?.
Il dolore cronico, se non curato adeguatamente, pu? influire negativamente su tutti gli aspetti della salute e del benessere del paziente. Questo disturbo viene per? spesso sottovalutato e il costo sociale in termini di assenza dal lavoro nonch? di spese per il trattamento risulta altissimo.
La SCS (Spinal Cord Stimulation ? Stimolazione elettrica del midollo spinale) viene utilizzata da molto tempo al Gemelli per curare il dolore cronico che non risponde ad altre terapie. ?Si esegue posizionando in anestesia locale un elettrodo attraverso un ago nella colonna vertebrale del paziente vicino al midollo spinale – spiega il neurochirurgo Meglio – L?impianto viene eseguito in sala operatoria sotto controllo radiologico con tecnica mininvasiva e rigorosamente sterile. Dopo l?impianto dell?elettrodo il paziente viene sottoposto a un periodo di stimolazioni di prova, utilizzando uno stimolatore esterno; se al termine di questo periodo si ? registrata una riduzione del dolore di almeno il 50%, si procede all?impianto dello stimolatore definitivo?. Anche questo secondo tempo operatorio viene eseguito in anestesia locale e consiste nel posizionare un piccolo stimolatore del tutto simile a un pace-maker cardiaco in sede sottocutanea, a livello della parete addominale e del gluteo del paziente.
?Il nostro studio, peraltro tuttora in corso, ? il primo ad adottare un disegno controllato, randomizzato, multicentrico, per valutare i risultati della stimolazione cronica in pazienti affetti da dolori cronici della schiena e delle gambe e rappresenta punto di riferimento certo per il confronto scientifico dei risultati – spiega ancora il neurochirurgo – Dopo sei mesi di follow-up, il 48% dei pazienti assegnati al gruppo di neurostimolazione ha riportato un miglioramento del dolore alle gambe pari o superiore al 50% rispetto al 9% dei pazienti assegnati al gruppo trattato con la sola terapia convenzionale?.
Tutti i 100 pazienti dello studio erano stati sottoposti ad almeno un intervento chirurgico sulla colonna lombosacrale (ernia del disco, stenosi del canale etc.), ci? nonostante, continuavano a soffrire di dolore da moderato a grave a una o entrambe le gambe, e in misura minore alla schiena. Questi pazienti, inoltre, non erano stati considerati idonei per un ulteriore intervento chirurgico.
Va sottolineato che la Federazione Europea delle Societ? Neurologiche (EFNS) ha appena pubblicato le proprie raccomandazioni sull?efficacia delle tecniche di neurostimolazione per il trattamento del dolore neuropatico.
?I nostri risultati – conclude Meglio – confermano che la neurostimolazione offre a questi pazienti un?opzione terapeutica efficace. La terapia di neurostimolazione dovrebbe pertanto essere aggiunta all?elenco dei trattamenti convenzionali e venire considerata di routine per tutti i pazienti idonei?.
L?importanza sul piano sociale del dolore cronico e del suo trattamento ? sottolineato dal fatto che in Europa 1 adulto su 5 ? affetto da dolore cronico. Oltre 10 milioni di persone in Italia soffrono di dolore cronico: circa il 25% della popolazione. Forti le differenze tra Nord e Sud: in Lombardia e Piemonte il dolore cronico interessa il 32% della popolazione, nel Centro Sud la percentuale scende al 21,7%. La categoria professionale pi? colpita: le casalinghe, 1 su 2 ? affetta da dolore cronico.

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