L?ecstasy non basta pi?

VALENTINA AVON
La droga non ? solo un problema sociale, ? un mercato fiorente, che non conosce crisi. Con le sue strategie di marketing. ?Il lancio di sostanze differenziate ? una costante. Come per ogni mercato a forte concorrenza, c?? la continua ricerca di prodotti nuovi?: Giovanni Serpelloni, che dirige il dipartimento dipendenze di Verona, non ? sorpreso dalle evoluzioni della chimica e del mercato degli stupefacenti. Sostanze da fumare, inalare, inghiottire, a volte iniettarsi, con nomi esotici e sigle misteriose: khat, ketamina, shaboo, crystal meth, ice, Ghb, Bzp, mCCP.

Alcune sono droghe cosiddette etniche, legate a tradizioni e costumi di Paesi lontani, altre sono frutto di sapienza chimica. Le une e le altre circolano sempre pi? anche nel mercato italiano, come segnala l?ultima relazione della Direzione centrale dei servizi antidroga del ministero dell?Interno, riferita all?anno appena concluso, sui sequestri da parte delle forze dell?ordine. Che registra un aumento del 500 per cento. E dove si specifica: ?Si ritiene peraltro che l?offerta di queste sostanze sia maggiore di quanto non dicano i sequestri?. Che avvengono soprattutto nel Nord Italia. Con un aumento stimato del 6 per cento di consumatori. Allucinazioni Allucinogeni da laboratorio, amfetamine e metamfetamine rappresentano la fetta pi? consistente. La ketamina, un anestetico veterinario (non a caso ? chiamata anche ?droga dei cavalli?) a bassi dosaggi scatena sensazioni di morte apparente e dissociazione dal proprio corpo, oltre che fenomeni di allucinazione. Bzp e mCCP condividono il composto originale, la piperazina, una metamfetamina.

Come la metamfetamina pi? famosa, l?mdma (l?ecstasy), sono smerciate in forma di pasticche. Sostanza completamente diversa dall?ecstasy nella composizione, ma chiamata comunemente ?ecstasy liquida? per gli effetti che provoca (? anche nota come ?droga dello stupro?), ? il Ghb, il gamma-idrossibutirato, liquido incolore, inodore, insapore. ? ricavato da due solventi industriali, il gamma-butirolactone (Gbl) e l?1,4 butanediol (Bd), che possono a loro volta essere usati come sostituti dello stesso Gbh. Particolarmente devastanti sono gli effetti dello shaboo, o chrystal meth, o ice, metamfetamina particolarmente pura che ha l?aspetto di frammenti di ghiaccio, che si fumano. ? una droga chimica e etnica, nasce a Manila ed ? diffusa nella comunit? filippina, anche se da qualche anno ha iniziato a passare anche per mani, e bocche, italiane. Non richiede sintesi chimica invece il khat, praticamente una verdura, si mastica per ottenere effetti simili a quelli dell?amfetamina, che viene dall?Africa, soprattutto dalla Somalia. E questi sono solo alcuni esempi, i pi? noti e diffusi, ora anche in Italia, di uno stupefacente panorama, pi? o meno chimico, estremamente mobile. E velenoso. Rave e discoteche Sono sostanze per lo pi? eccitanti, bene si adattano al divertimento, a rave, discoteche o feste private, usate soprattutto dai giovanissimi ma non solo, come per tutti gli stupefacenti il consumo ? sempre pi? trasversale a classi sociali e di et?. Raimondo Pavarin ? a capo dell?Osservatorio dipendenze di Bologna, capofila di uno studio nazionale su percezione, comportamenti, sostanze, promosso da diversi soggetti, pubblici e privati. Conclusa una prima fase di duemila interviste fatte in luoghi diversi, ancora in via di elaborazione, ha raccolto gli intervistatori in un focus group, da cui ? emerso che se oltre la met? degli intervistati fa uso di cannabinoidi, praticamente tutti fanno uso di alcol, e sempre frequente ? l?abitudine alla poliassunzione, soprattutto fra i cocainomani, quelli che Pavarin chiama ?sperimentatori? rappresentano una piccola percentuale. Ma ad alto rischio: ?Dovendo fare una classifica, il livello di pericolosit? di queste sostanze ? molto alto, superiore alla cocaina e di poco inferiore all?eroina. In merito alle motivazioni, si vede come se chi si fa le canne ha obiettivi di socializzazione, e chi usa eroina dice di farlo ?perch? ? buona?, chi assume queste sostanze chimiche e allucinogene lo fa per provare altri stati di coscienza. Va detto per? che la loro diffusione ? anche un effetto di mercato?.

Con obiettivi precisi: ?Il vero bene rifugio, quello che nella economia legale potrebbe essere il mattone, nel mercato degli stupefacenti ? l?eroina, il cui uso non a caso sta nuovamente aumentando?. Non ? certo la prima volta che Riccardo Gatti, che dirige il dipartimento dipendenze di Milano, lancia l?allarme: ?C?? attenzione per queste sostanze, etniche o chimiche, perch? sono relativamente nuove, ma bisogna fare attenzione a non farsi distrarre dalle vere emergenze, che restano eroina e cocaina?. Poco importa che non siano solo le grandi organizzazioni criminali a occuparsi dello smercio, spesso legato al ?fai da te? degli stessi consumatori. ?Sono cavalli di troia – rincara Serpelloni – droghe sperimentali di passaggio, con un ciclo di vita breve, ma con un importante ruolo di richiamo per poi dirottare i consumatori sui soliti stupefacenti, soprattutto l?eroina. Che ? anche il grande sedativo, in grado di compensare gli effetti di sovreccitazione dovuti al consumo di queste sostanze. Con le quali il problema non ? la dipendenza, ma la psicosi e i gravi danni neurologici che provocano in chi le assume?. Come in ogni mercato, legale o illegale che sia, l?arrivo delle novit? ha sempre il solito obiettivo: mantenere il trend. E i profitti.

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