Scoperta l’impronta digitale metabolomica di un individuo

Studio di Fiorgen, basta test urine per diagnosi personalizzate

Pu? bastare un test delle urine per tracciare la carta di identit? metabolomica, ovvero relativa ai processi del metabolismo di un individuo: la scoperta, che permetter? di personalizzare diagnosi e terapie farmacologiche, arriva dalla Fondazione FiorGen.

Il team di studiosi, guidati dal professor Ivano Bertini, ha dimostrato che esiste un?identit? metabolica personale e che attraverso un esame di campioni di urina ? possibile distinguere un individuo da un altro: ciascuno di noi, di conseguenza, possiede una impronta digitale metabolomica unica e irripetibile.

Lo studio degli scienziati di FiorGen ? stato pubblicato sul numero odierno della rivista dell?Accademia Americana delle Scienze ?Pnas?. Analizzando 40 campioni di urina del mattino, raccolti nell?arco di tre mesi da un donatore sano, si pu? determinare l?impronta digitale metabolomica dell?individuo e identificarlo cos? rispetto agli altri donatori.

L?obiettivo dello studio, secondo i ricercatori, non ? per? semplicemente distinguere un individuo dall?altro, bens? ?capire, ad esempio, se l?alterazione di un determinato metabolita ? collegata all?insorgenza di malattie: disporre con facilit? dell?impronta metabolomica permette di procedere a screening di massa a basso costo?. Con questa scoperta ?si aprono inoltre prospettive di sviluppo inedite – hanno aggiunto – per lo sviluppo di farmaci ?intelligenti? calibrati sul metabolismo individuale, cos? da massimizzarne l?efficacia minimizzando il numero degli effetti collaterali?.

Gli scienziati di FiorGen hanno dimostrato che ? possibile distinguere la parte degli elementi variabili presenti nell?urina, collegati all?assunzione di cibo o medicinali, dagli elementi invariabili, che appunto costituiscono l?impronta digitale metabolomica: ?? come se guardando i rifiuti lasciati fuori dalle abitazioni – spiegano ancora i ricercatori – si mettessero a fuoco le abitudini di una famiglia. Mentre il genoma offre la fotografia delle potenzialit? di un individuo, il metaboloma d? un?istantanea della situazione reale di una persona: tiene conto, infatti, di fattori come l?et? e gli stili di vita che non risultano nel genoma. Il genoma dice ci? che un individuo pu? essere, il metaboloma mette a fuoco come realmente ?. Con l?esame di 40 campioni di urina si riesce a identificare un individuo con una sicurezza del 100%, esaminando 20 campioni c?? sempre un?ottima probabilit? di riuscita, mentre con l?osservazione di soli 10 campioni non si riesce pi? a distinguere un donatore dagli altri?.

Individuare l?impronta digitale metabolomica ? pi? complesso che fare l?analisi del Dna perch? il metabolismo ? un meccanismo dinamico e in continua trasformazione influenzato da molti fattori anche non genetici, come l?et?, le malattie e gli stili di vita. La ricerca ? stata condotta dai ricercatori di FiorGen presso i laboratori del Cerm di Firenze in collaborazione con i ricercatori tedeschi della Bruker, azienda specializzata nella realizzazione dei macchinari necessari per condurre questo tipo di studi. A donare i campioni di urina sono stati gli studenti del Centro. I ricercatori hanno studiato gli spettri ottenuti su campioni di urine di individui sani con la risonanza magnetica nucleare, e per la prima volta hanno individuato gli elementi invariabili caratteristici del metabolismo di ciascuno: il prossimo passo sar? identificare di quali molecole si componga la parte invariabile del metaboloma umano.

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