Epatite B: possibile riattivazione dopo chemioterapia
Nei pazienti con infezione da Hbv che ricevono un pretrattamento antivirale prima di sottoporsi a chemioterapia antitumorale, ? possibile la riattivazione del virus una volta sospeso il trattamento antivirale di cui sopra.
Si consiglia pertanto una maggiore durata del pretrattamento nei pazienti con elevati livelli sierici di Hbv-DNA prima del suo inizio, o che risultano positivi per l’antigene Hbv-e. Il danno epatico da reazione all’Hbv ? un processo in due fasi: l’aumento della replicazione virale durante la terapia citotossica ? seguito da una rapida distruzione immunomediata degli epatociti infetti dal virus. Ci? si deve al fatto che attualmente si raccomanda un breve ciclo di terapia antivirale durante la terapia citotossica o immunosoppressiva.
Tale terapia, comunque, pu? sempre essere sospesa nei pazienti Hbv-e negativi con livelli pre-chemioterapia di Hbv-DNA una volta che le conte cellulari sono tornate alla normalit?. E’ comunque opportuno uno stretto monitoraggio dell’Hbv-DNA sierico e dei livelli di alanina-aminotrasferasi ogni quattro settimane nei 12 mesi successivi, con una ripresa della terapia a dosaggi 10 volte maggiori se si torna a riscontrare Hbv-DNA.
(Gut 2005; 54: 1597-603)
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