La TAC non spaventa i fumatori

Lo screening tramite TAC ha scarsi effetti sulle abitudini relative al fumo dei pazienti, e non induce o promuove la cessazione del fumo attivo. E’ stata rilevata un’eccezione nei fumatori sottoposti a TAC a cui viene richiesto di farsi controllare nuovamente entro tre mesi a causa dei risultati iniziali: questo sottogruppo presenta elevati tassi di cessazione del fumo e bassi tassi di recidiva. Attualmente sono in fase di valutazione programmi di screening dei tumori polmonari basati sulla TAC a basse dosi, nella speranza di rilevare pi? precocemente questi tumori e migliorarne pertanto la sopravvivenza, ma finora nessuno studio randomizzato controllato aveva investigato gli effetti di questi programmi sulle abitudini relative al fumo dei partecipanti. Negli studi futuri in materia sarebbe opportuno incrementare le consulenze ed i trattamenti farmacologici per la cessazione del fumo onde incrementare i reali tassi di cessazione, e nelle indagini sui programmi di screening andrebbe posta maggiore enfasi sulla cessazione del fumo e sulla motivazione dei partecipanti a smettere prima possibile. (Thorax 2009; 64: 388-92)

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