Celiachia: lieve aumento della mortalit

Pochi studi sono stati condotti finora sulla mortalit? nei pazienti celiaci; analoga carenza di dati su un eventuale aumento del rischio di morte si ha nei soggetti senza atrofia dei villi ma positivi per la presenza in circolo di anticorpi antiendomisio o antigliadina (una condizione detta celiachia “latente”) oppure con infiammazione non specifica dell’intestino tenue. Per compensare questa lacuna, ? stato effettuato un ampio studio retrospettivo di coorte, con dati raccolti da biopsie del duodeno e del digiuno, in un periodo compreso tra il luglio del 1969 e il febbraio del 2008, effettuate in 26096 pazienti celiaci e 13306 soggetti con infiammazione del tenue senza atrofia dei villi, provenienti da 28 dipartimenti di patologia in Svezia; una terza coorte di individui era rappresentata da celiaci latenti (n=3719) provenienti da 8 ospedali universitari. Mediante un collegamento con il Registro svedese della popolazione generale, ? stato fatto un confronto con controlli analoghi per et? e sesso. I valori di mortalit? sono risultati moderatamente maggiori in tutte e tre le coorti, rispetto ai controlli, con il valore pi? alto di hazard ratio nei soggetti con infiammazione (Hr 1,72) e livelli simili negli altri due gruppi (1,39 e 1,35, rispettivamente nei celiaci e nei “latenti”). Si suppone che la malnutrizione possa spiegare l’aumento di mortalit?, anche se le principali case di exitus nei celiaci sono state malattie cardiovascolari e neoplasie. (A.Z.)

Jama, 2009; 302(11):1171-1178

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