Mammella, trastuzumab poco utile dopo antracicline
In donne affette da cancro al seno con linfonodi ascellari positivi, la somministrazione di trastuzumab al termine di chemioterapia adiuvante a base di antracicline non produce significativi vantaggi in termini di riduzione del rischio di recidive. ? quanto hanno pubblicato su Journal of Clinical Oncology ricercatori francesi dell’Institut Gustave Roussy di Villejuif. Oltre 3mila pazienti con carcinoma mammario operabile sono state randomizzate a ricevere terapie chemioterapiche con antracicline con o senza docetaxel. Le pazienti affette da tumori Her-2 positivi sono state sottoposte, in un secondo momento, a un regime terapeutico con trastuzumab (6mg/kg, ogni 3 settimane) per un anno oppure semplicemente a osservazione (gruppo controllo). Al termine del follow-up durato 47 mesi, la somministrazione di trastuzumab ? risultata associata a una riduzione non significativa del rischio di recidive pari al 14% (hazard ratio= 0,86). ? stata registrata, inoltre, un’incidenza di mortalit? libera da malattia a tre anni pari al 78% nel gruppo controllo e all’81% nelle pazienti trattate con trastuzumab. (L.A.)
Journal of Clinical Oncology 2009, 16 november, early online pubblication
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