Attivit? fisica preserva funzioni cognitive
Negli anziani la pratica di attivit? fisica di intensit? moderata o alta risulterebbe associata a minore incidenza di alterazioni cognitive. I risultati sono il frutto di uno studio tedesco, pubblicato su Archives of Internal Medicine, che ha riguardato un’ampia coorte di ultrecinquantacinquenni. Oltre 3.900 individui, reclutati tra il 2001 e il 2003, sono stati sottoposti a valutazione delle funzioni intellettive dopo aver praticato, per circa due anni, nessuna attivit? fisica, attivit? moderata (meno di 3 volte alla settimana) oppure intensa (tre o pi? volte la settimana). All’inizio dell’indagine, il 10,7% dei partecipanti era affetto da disturbi cognitivi e, al termine del follow-up, il 5,9% di quelli inizialmente sani ha sviluppato questo tipo di alterazioni. Rispetto agli individui che non si sono mantenuti attivi, per gli anziani che hanno svolto programmi moderati e intensi ? stata registrata una significativa riduzione dell’incidenza di deficit cognitivo (odds ratio = 0,57 e 0,54, rispettivamente). Considerando, poi, un sottogruppo di pazienti che all’inizio dello studio non mostrava problemi intellettivi e fasi prodromiche di demenza, la riduzione del rischio ? apparsa anche maggiore con attivit? fisica, moderata ed elevata, rispetto alla sua assenza (or= 0,44 e o,46; rispettivamente. (L.A.)
Arch Intern Med. 2010 Jan 25;170(2):186-93.
739 total views, 1 views today