Volume tumorale prostatico: nessun valore predittivo

10 Apr 2010 Oncologia

La misurazione del volume tumorale prostatico dopo asportazione radicale della ghiandola non aggiunge alcun valore prognostico rispetto ai parametri patologici valutati routinariamente; pertanto sembra non vi siano reali motivi per continuare a effettuare tale misura sui campioni chirurgici. La conclusione di un recente lavoro effettuato dai dipartimenti di Patologia e di Urologia dell’Universit? Erasmus di Rottterdam (Olanda) ? netta e sembra far piazza pulita di un argomento controverso, ossia se il volume tumorale prostatico possieda appunto un valore prognostico indipendente. Sono stati studiati 344 soggetti, partecipanti all’European randomised study of screening for prostate cancer (Erspc) e sottoposti a prostatectomia; il follow-up medio ? stato di 96,2 mesi. Il volume tumorale, misurato con un metodo morfometrico computer assistito, ? stato considerato come variabile correlata alla progressione dell’antigene prostatico specifico (Psa), alle recidive locali, alle metastasi a distanza e alla mortalit? legata al cancro prostatico. ? cos? emerso che il volume tumorale risulta correlato allo stadio della neoplasia, al punteggio di Gleason, all’invasione della vescicola seminale (Svi) e allo stato dei margini chirurgici ma che, a un’analisi multivariata, n? il volume tumorale n? quello relativo (volume tumorale diviso per quello prostatico) si sono dimostrati elementi predittivi indipendenti di progressione o di mortalit?.

Eur Urol, 2010;57(5):821-9

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