La qualit? di vita in pazienti con artrite reumatoide
La compromissione della qualit? di vita (QdV) nell’artrite reumatoide (AR) ? considerata elemento prognostico fondamentale, condizionante sia le richieste assistenziali che il tipo di trattamento. Attualmente le maggiori associazioni scientifiche mondiali raccomandano, per valutare il grado di compromissione dello stato di salute del paziente, l’Arthritis Impact Measurement Scales 2 (AIMS2), un questionario autosomministrato, composto da 78 quesiti distribuiti in 12 sottoscale. Mediante l’impiego della versione italiana del questionario, “Reumatismo” ha recentemente pubblicato una indagine volta a valutare l’impatto dell’AR sulla QdV in un’ampia casistica di pazienti reclutati attraverso il coinvolgimento di 300 Medici di Medicina Generale (MMG). Strumenti di rilevazione sono stati: una scheda per la verifica della diagnosi e delle comorbilit?, il questionario di autovalutazione della qualit? di vita, il questionario socio-psicologico di valutazione del tipo di terapia e dei costi. L’analisi dei dati raccolti ha permesso di analizzare il vissuto quotidiano e le difficolt? di questi pazienti, preoccupati per le loro condizioni di salute. Il campione presenta il punteggio medio pi? alto nella scala relativa alla percezione della salute. Il variare del livello attuale di attivit? dell’artrite misurato dal RADAI, con l’avvicendarsi di fasi acute e fasi di remissione, pesa in modo decisivo sulla gestione delle attivit? quotidiane, come mobilit?, cura della casa, della propria persona, funzionalit? delle braccia, delle mani e delle dita. La versione italiana dell’AIMS2 mostra, analogamente alla versione originale, buone caratteristiche di validit? e di affidabilit?. Lo studio ha evidenziato un’ampia variabilit? di condizioni cliniche ma nel complesso ha confermato che la prevenzione e il trattamento della disabilit? dovrebbero essere seriamente pianificati e uno strumento come l’AIMS2, adattato alla situazione italiana, si ? dimostrato utile e a basso costo.
Reumatismo 2010;62(1):12-33.
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