Esame del sangue potrebbe sostituire amniocentesi
Ricercatori olandesi sono molto prossimi all’allestimento di un test su campioni di sangue per verificare la presenza di anomalie cromosomiche del feto, informazioni che attualmente si ottengono con l’amniocentesi o con il prelievo di villi coriali. La nuova prospettiva ? stata illustrata dalla genetista clinica Suzanna Frints, del Maastricht University Medical Centre, che ha spiegato l’uso di sonde genetiche molecolari per rilevare il Dna del feto nel campione di sangue della madre. La tecnica usata per l’analisi ? la Mlpa (Multiplex ligation-dependent probe amplification), pu? essere applicata in gravidanze di almeno 6-8 settimane, fornisce risultati in 24-62 ore ed ? gi? incluso nelle batterie di esami che si eseguono sul campione amniotico. Lo studio, avviato nel 2009 proseguir? fino al 2012. ?? meno dispendiosa rispetto ai costi di una diagnosi invasica e potrebbe essere implementata con facilit? a basso costo – ha dichiarato Suzanna Frints – tra i 30 e i 15 euro a kit per persona, con un piccolo apparato in ogni ospedale. E i campioni di sangue possono essere prelevati durante gli esami di routine nelle visite prenatali?. Nelle sue previsioni potrebbe essere disponibile nella pratica clinica tra 2-5 anni.
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