Reboxetina: messi in discussione i dati di efficacia
Un chiaro invito alla prudenza: un gruppo di ricercatori tedeschi afferma che reboxetina ? globalmente un antidepressivo inefficace e potenzialmente dannoso. L’evidenza pubblicata – scrivono – ? gravata dal publication bias e c’? urgente bisogno della pubblicazione obbligatoria dei dati emersi dalla ricerca. L’invito consegue ai risultati di una revisione sistematica e una metanalisi effettuate sugli studi randomizzati in doppio cieco che hanno valutato il trattamento acuto della depressione (sei o pi? settimane) con reboxetina in confronto a placebo o altri inibitori selettivi del reuptake della serotonina (Ssri). Gli autori – Dirk Eyding della Societ? oncologica tedesca di Berlino e collaboratori – hanno analizzato i dati di 13 trial sul trattamento in acuto controllati con placebo, Ssri o entrambi per un totale di 4.098 pazienti. Va sottolineato che i dati relativi al 74% dei pazienti arruolati nei vari studi non ? stato pubblicato. Non sono emerse significative differenze nei tassi di remissione tra reboxetina e placebo ma ? stata registrata una sostanziale eterogeneit? nella metanalisi degli otto trial che hanno indagato i tassi di risposta di reboxetina contro placebo. L’analisi di sensibilit? non ha dimostrato significative differenze nei tassi di risposta tra farmaco e placebo. Reboxetina ? invece risultata inferiore agli Ssri (fluoxetina, paroxetina e citalopram) nei tassi di remissione e risposta. Per quanto riguarda gli outcome di danno (tassi di pazienti con almeno un evento avverso e sospensione della terapia per eventi avversi), reboxetina ? risultata inferiore a placebo per entrambi e alla fluoxetina solo in relazione alle sospensioni. La conclusione ? duplice. I dati pubblicati hanno sovrastimato il beneficio del farmaco del 115% rispetto al placebo e del 23% rispetto ai Ssri, e sottostimato gli outcome relativi agli eventi avversi.
BMJ, 2010; 341: c4737
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