Bene la sorveglianza attiva prima della prostatectomia
Nei pazienti con cancro prostatico a basso rischio la prostatectomia radicale (Rp), eseguita dopo un periodo di sorveglianza attiva, non si associa ad outcome patologici avversi quando il confronto viene effettuato con la chirurgia effettuata entro sei mesi dalla diagnosi. L’indagine, firmata da Marc Dall’Era e collaboratori del Dipartimento di urologia dell’universit? della California a Davis, ha arruolato 33 uomini con segni di cancro prostatico inizialmente a basso rischio avviati a Rp dopo un periodo mediano di 18 mesi di sorveglianza attiva, mentre 278 pazienti con le stesse caratteristiche di malattia sono stati sottoposti immediatamente a chirurgia (prima di sei mesi dalla diagnosi). Nel gruppo in sorveglianza attiva i tassi dell’outcome primario, ovvero l’upgrading del Gleason score a >/=7, la categoria patologica pT3 e margini chirurgici positivi, non ? risultato differire in modo significativo rispetto al gruppo trattato con Rp immediata. Dopo analisi multivariata dei pazienti a basso rischio, aggiustata con le caratteristiche patologiche al basale, il gruppo in sorveglianza attiva seguita da Rp non ? risultato associato – rispetto alla Rp immediata – con l’upgrading dello score di Gleason (odds ratio, Or 0,35), la malattia non limitata all’organo (Or 1,67) o i margini chirurgici positivi dopo prostatectomia (Or 0,95).
BJU Int, 2010 Aug 26. [Epub ahead of print]
481 total views, 2 views today