Cefalee acute a rischio di emorragia subaracnoidea: tre regole
Alcune caratteristiche cliniche della cefalea acuta hanno un ruolo predittivo di emorragia subaracnoidea e di fronte a un paziente con mal di testa che raggiunge il picco entro un’ora dall’esordio ? possibile adottare apposite regole per le decisioni cliniche. Lo studio prospettico che ha definito le caratteristiche cliniche ad alto rischio di emorragia subaracnoidea nei pazienti con cefalea acuta ? stato condotto da Jeffrey J. Perry del dipartimento di Medicina d’emergenza dell’universit? di Ottawa e dell’Ottawa hospital research institute (Canada), e collaboratori, su 1.999 pazienti che si erano presentati in pronto soccorso con un mal di testa che aveva raggiunto il picco in un’ora: di questi soggetti 130 avevano un’emorragia subaracnoidea. Dopo cinque anni d’indagine, sono state ricavate tre regole decisionali in base alle quali ? opportuno procedere ad ulteriori accertamenti per escludere l’emorragia e che contribuiscono a ridurre il ricorso a indagini non necessarie. La prima stabilisce che ? necessario escludere l’emorragia subaracnoidea in presenza di almeno uno dei seguenti fattori: et? superiore a 40 anni, dolore o rigidit? del collo, perdita di coscienza accertata, esordio in seguito a sforzo. La seconda suggerisce come criteri di sospetto l’arrivo del paziente in ambulanza, et? superiore a 45 anni, almeno un episodio di vomito e pressione arteriosa diastolica superiore a 100 mmHg. La terza regola, infine, raccomanda ulteriori indagini se il paziente soddisfa almeno uno dei seguenti quattro punti: arrivo in ambulanza, valore di pressione arteriosa sistolica superiore a 160 mmHg, dolore o rigidit? del collo, et? compresa tra 45 e 55 anni. Gli autori sostengono infine che l’impiego di una di queste regole potrebbe ridurre il ricorso ad accertamenti come la tomografia computerizzata e/o la rachicentesi dall’attuale 82,9% al 63,7-73,5%.
BMJ, 2010; 341: c5204
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