Tumore rettale, meno recidive con radioterapia prechirurgia
Nel trattamento del cancro rettale resecabile, attraverso rimozione mesorettale totale, la radioterapia preoperatoria a breve termine aggiunta alla chirurgia dimezza la ricorrenza locale a 10 anni ma non c’? un vantaggio importante di sopravvivenza. ? quanto emerge dai risultati dello studio Tme, condotto dal Dutch Colorectal Cancer Group, coordinato da Cornelis J. H. van de Velde, del dipartimento di Chirurgia del Centro medico universitario di Leida (Olanda). Il trial ha coinvolto, tra il gennaio 1996 e il dicembre 1999, 1.861 pazienti con cancro rettale resecabile, assegnati in modo random all’intervento chirurgico (escissione mesorettale totale, Tme) oppure allo stesso intervento preceduto per? da radioterapia 5×5 Gy. La valutazione dei pazienti a distanza di dieci anni ha permesso di constatare che l’incidenza di ricorrenza locale ? stata del 5% nel gruppo radioterapia pi? chirurgia e dell’11% nei pazienti sottoposti soltanto all’intervento chirurgico. L’efficacia della radioterapia ? risultata maggiore con l’aumentare della distanza del bordo anale; nei soggetti sottoposti a radioterapia, inoltre, si ? avuta una ricorrenza globale inferiore e, se operati con margine di resezione circonferenziale negativo, una sopravvivenza cancro-specifica pi? elevata. La sopravvivenza generale, per?, non ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi: nei pazienti con tumore mesorettale resecabile di stadio III e con margine di resezione negativo, la sopravvivenza a dieci anni ? stata del 50% nel gruppo che ha ricevuto radioterapia prima dell’intervento e del 40% nel gruppo sottoposto alla sola chirurgia.
Lancet Oncol, 2011; 12(6):575-82
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