Ca ovarico: sopravvivenza e recidive predette dal microRna
Nel cancro ovarico epiteliale (Eoc) di stadio I, l’analisi del microRna (miRna) appare promettente ai fini prognostici. In particolare, l’miR-200c ha le potenzialit? di predittore di sopravvivenza e biomarcatore di recidiva. ? l’esito di una multicentrica italiana – coordinata da Sergio Marchini, del dipartimento di Oncologia dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – in cui sono stati analizzati retrospettivamente campioni tumorali provenienti da 144 pazienti (29 delle quali colpite da recidiva) con Eoc di stadio I, raccolti da due collezioni indipendenti di tessuto neoplastico (A e B), entrambe?con un follow-up mediano di 9 anni. Gli 89 campioni della collezione A sono stati suddivisi in un set di sperimentazione (51 campioni) per definire le sequenze dei miRna, e in un set di validazione (38 campioni) per confermare tali sequenze. La collezione B (55 campioni), invece, ? stata utilizzata per un set indipendente di testaggio. Dall’analisi con microarray nel set sperimentale ? stata generata l’espressione di 34 miRna associati alla sopravvivenza. Sia nel set sperimentale sia in quello di validazione, la Pcr (reazione a catena della polimerarsi) quantitativa retrotrascrizionale ha confermato che 11 miRna venivano espressi in modo differente nelle donne con recidiva rispetto a quelle senza recidiva. All’analisi multivariata tre di questi miRna (miR-200c, miR199a-3p, miR-199a-5p) sono risultati associati a sopravvivenza libera da progressione, sopravvivenza globale o a entrambe. La Pcr quantitativa retrotrascrizionale nel set test ha poi confermato la downregulation di miR-200c nei casi recidivanti rispetto agli altri, ma non la upregulation di miR-199a-3p e miR-199a-5p. L’analisi multivariata, infine, ha confermato che la dowregulation di miR-200c nel set test era associata alla sopravvivenza globale (rapporto di rischio/hazard ratio, Hr: 0,094) e alla sopravvivenza libera da progressione (Hr: 0,035), in modo indipendente da altre variabili cliniche.
Lancet Oncol, 2011; 12(3):273-85
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