Dagli Usa, screening di routine dai 13 anni in su
L’American college of obstetricians and gynecologist ha stilato alcune raccomandazioni per fare il punto sui controlli ginecologici consigliati, a partire dal tredicesimo anno di vita. Nel documento, gli esperti non si limitano per? a indicare screening di routine, ma affrontano la salute femminile a 360 gradi, suggerendo stili di vita corretti che riducano le abitudini dannose (consumo di alcol, abitudine al fumo, sedentariet?) per lasciare spazio a scelte comportamentali benefiche le cui ricadute migliorano la condizione psico-fisica di ogni donna. Per quanto riguarda gli esami “classici”, i ginecologi statunitensi invitano le adolescenti a sottoporsi alla prima visita dallo specialista all’et? di 13 anni, che dovr? avere cadenza annuale dopo il ventunesimo anno di et?. Il Pap-test viene indicato come un esame estremamente importante, a cui sottoporsi con regolarit?, ma non deve essere il solo motivo per cui ci si reca dal ginecologo: la prevenzione delle patologie a carattere femminile, infatti, prevede ulteriori esami e controlli. Spazio, quindi, alle vaccinazioni raccomandate e a test annuali, nelle donne attive sessualmente, per scongiurare il rischio di infezioni come clamidia e gonorrea. Discorso simile riguarda il test Hiv, per il quale si propone l’esecuzione una volta l’anno a partire dai 19 anni fino ai 64. Nel caso in cui una donna abbia un maggior rischio di ammalare di una determinata patologia, la frequenza degli esami di controllo deve essere aumentata. La prima mammografia, per esempio, andrebbe fatta al compimento del quarantesimo anno, per diventare un appuntamento annuale dopo il raggiungimento del cinquantesimo anno. Se per? nella donna c’? familiarit? di carcinoma mammario, ? consigliabile consultare il ginecologo e sottoporsi alla mammografia pi? precocemente.
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