Ca mammario in premenopausa: s? a zoledronato
Nelle pazienti con tumore mammario allo stadio precoce in terapia con anastrozolo o tamoxifene l’aggiunta di acido zoledronico migliora la sopravvivenza libera da malattia. Non si riscontrano differenze in termini di sopravvivenza libera da malattia tra le pazienti che ricevono anastrozolo e tamoxifene ma le pazienti trattate solo con anastrozolo mostrano una sopravvivenza globale inferiore. Emergono quindi benefici persistenti in seguito all’aggiunta di acido zoledronico alla terapia endocrina nelle donne in premenopausa con cancro mammario allo stadio iniziale. Questi i risultati dello studio Abcsg-12, un’indagine randomizzata coordinata da Michael Gnant dell’Austrian Breast and Colorectal Cancer Study Group di Vienna su 1.803 donne in premenopausa con cancro mammario positivo ai recettori estrogenici allo stadio I-II: lo studio ha confrontato efficacia e sicurezza di anastrozolo (1 mg al giorno) o tamoxifene (20 mg al giorno) con o senza acido zoledronico (4 mg ogni 6 mesi) per 3 anni. Dopo un follow-up mediano di 62 mesi, sono stati riportati 186 eventi: 53 nelle 450 pazienti in trattamento solo con tamoxifene, 57 nelle 453 pazienti trattate solo con anastrozolo, 36 nelle 450 pazienti in terapia con tamoxifene e acido zoledronico, e 40 nelle 450 donne che hanno ricevuto anastrozolo e acido zoledronico. Quest’ultimo farmaco ha ridotto il rischio di eventi globali (hazard ratio, Hr: 0,68) sebbene la differenza non abbia raggiunto la significativit? statistica nei bracci tamoxifene (Hr: 0,67) e anastrozolo (Hr: 0,68), valutati separatamente. L’acido zoledronico non influenza significativamente il rischio di morte. Inoltre, non si registrano differenze in termini di sopravvivenza libera da malattia fra i pazienti trattati solo con tamoxifene rispetto a quelli cui ? stato somministrato solo anastrozolo, ma la sopravvivenza globale era peggiore con anastrozolo versus il solo tamoxifene (Hr: 1,75). I trattamenti sono stati generalmente ben tollerati e non sono stati riportati casi di insufficienza renale o osteonecrosi della mandibola.
Lancet Oncol, 2011;12(7):631-41
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