Lombardia, da destino province dipende riordino del Ssr
Il riordino di Asl e ospedali della Lombardia preannunciato a luglio dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, che avrebbe dovuto portare a economie e maggiori efficienze e avrebbe comportato anche una riduzione delle strutture pubbliche, andrà rivisto in base a come evolverà il progetto del Governo di eliminare le province. «Da luglio a oggi» spiega il presidente della Regione, intervenuto a margine di una conferenza stampa all’ospedale San Paolo, «è cambiato tutto: un conto è un riordino delle Asl nella permanenza delle dodici province lombarde e un altro è pensare a una Lombardia senza province, in cui probabilmente i presidi delle Asl potrebbero avere altri scopi». Diversi sono i progetti in cantiere che vanno nella direzione di un maggior efficientamento del servizio sanitario, annuncia Formigoni, «ma nessuno parli di tagli: con misure di massimizzazione ci riferiamo a progetti per migliorare i servizi spendendo meno». Il metodo, promette, sarà quello del dialogo: «Se ci confrontiamo con le altre Regioni abbiamo meno ospedali e Asl; e siccome dobbiamo fare cambiamenti omogenei ho aperto una fase di dibattito anche con gli altri presidenti di Regione». Ma rimane una certa preoccupazione per la Manovra di agosto: «C’è da due anni una diminuzione delle risorse disponibili per le Regioni, perché l’aumento del fondo sanitario è inferiore all’aumento dell’inflazione, soprattutto a quella in campo sanitario, che è più alta per convenzione internazionale».
793 total views, 1 views today