Aborti spontanei ricorrenti, in causa autoanticorpi tiroidei
Gli autoanticorpi tiroidei (Ata), e in particolare quelli antitireoglobulina (Tg-Ab), sono associati ad aborto spontaneo ricorrente e possono essere espressione di una più generale anomalia del sistema immunitario materno che porta alla perdita del feto, ovvero potrebbero svolgere un ruolo nell’aborto ricorrente in modo indipendente dallo stato ormonale tiroideo. Sono i dati che emergono da un studio caso-controllo – condotto su 160 donne con pregressi aborti spontanei e 100 donne sane – da Carlo Ticconi e collaboratori dell’Università Tor Vergata di Roma, inseme a colleghi dell’Università Cattolica del S. Cuore di Roma. In tutte le partecipanti è stata valutata, sia mediante chemiluminescenza sia mediante radioimmunometria, la presenza di Ata, e in particolare dei Tg-Ab, degli autoanticorpi diretti contro la perossidasi tiroidea (Tpo-Ab) e di recettori Tsh (Tshr-Ab). Si sono riscontrati autoanticorpi tiroidei in 46 donne (28,75%) con aborti ricorrenti e in 13 donne (13%) del gruppo controllo. Le frequenze per Tg-Ab e Tpo-Ab erano maggiori nel gruppo aborto ricorrente rispetto alle donne di controllo. Tra le donne del gruppo aborto ricorrente, il 91,3% di quelle positive agli Ata lo erano anche per altri autoanticorpi. La maggior parte delle partecipanti allo studio, comunque, era eutiroidea.
Am J Reprod Immunol, 2011; 66(6):452-9
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