Spondilite anchilosante: maggior rischio aterosclerosi subclinica
La spondilite anchilosante (As) si associa a un rischio aumentato di aterosclerosi in modo indipendente dai tradizionali fattori di rischio; i più probabili, in questo caso, sono invece l’attività di malattia, le limitazioni funzionali, e l’infiammazione. La conferma viene da uno studio prospettico – effettuato da Wafa Hamdi, dell’università di El Manar a Manouba (Tunisia) e colleghi – su 60 pazienti consecutivi (48 uomini; età media: 36 anni) con diagnosi di As secondo i criteri di New York modificati, messi a confronto con 60 controlli abbinati per età e genere. Come marker non invasivo di aterosclerosi subclinica si è utilizzato l’aumento di spessore dell’intima-media (Imt) dell’arteria carotide comune. La valutazione dell’Imt è stata condotta dallo stesso radiologo, mediante la stessa apparecchiatura e la medesima sonda nelle arterie carotide comuni di destra e sinistra, considerando la media delle due misure. I ricercatori hanno riscontrato valori di Imt significativamente aumentati nel gruppo As (0,51 mm in media) rispetto ai controlli (0,39 mm). Dopo correzione per fattori confondenti, lo spessore dell’Imt è rimasta superiore. Una serie di fattori si sono dimostrati correlati all’elevato valore di Imt nei pazienti con As: l’età di insorgenza della malattia, il punteggio di attività di malattia (Asdas), un’alta velocità di eritrosedimentazione, un elevato livello sierico di proteina C-reattiva, la scala global spine Vas per il dolore, e altri indici funzionali (Bath, Stoke, Schober, etc). Al contrario lo stato dell’artrite, dell’entesite e l’antigene Hla-B27 è sembrato che non esercitassero influssi.
J Rheumatol, 2012 Jan15.
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