Il consumo di omega-3 riduce il rischio di ictus nelle anziane
Le donne anziane che consumano regolarmente alimenti fonte di omega-3, acidi grassi polinsaturi a lunga catena, riducono in modo consistente il rischio di ictus. Al contrario il rischio aumenta con un’assunzione prolungata di colesterolo dietetico. Il dato proviene da un ampio studio effettuato da Susanna C. Larsson del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia) e collaboratori, su 34.670 donne (età:49-83 anni), senza malattie cardiovascolari, alle quali era stato fatto compilare un questionario, nel 1997, relativo alla frequenza dell’alimentazione. Per calcolare i rischi relativi, si sono usati modelli di regressione di Cox. A un follow-up medio di 10,4 anni, si sono accertati 1.680 eventi ictali, compresi 1.310 infarti cerebrali, 233 ictus emorragici, e 137 ictus non specificati. Dopo aggiustamento per altri fattori di rsichio, l’assunzione di acidi grassi poliinsaturi a lunga catena è risultata inversamente proporzionale al rischio di itcus complessivo. In particolare il rischio relativo di ictus totale del quintile superiore di assunzione di omega-3 rispetto a quello inferiore si è attestato a 0,84. Il colesterolo dietetico, invece, si è associato positivamente con il rischio di ictus totale (1,20) e di infarto cerebrale (1,29). Non si sono infine rilevate associazioni con l’ictus in relazione all’assuzione di grassi totali, saturi, monoinsaturi, poliinsaturi, acido alfa-linolenico, e omega-6.
Atherosclerosis, 2012 Jan 8. [Epub ahead of print]
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