Diabete e sclerosi multipla: novità in terapia
Si semplifica la terapia dei pazienti che soffrono di diabete o di sclerosi multipla, grazie, rispettivamente, all’approvazione Fda della combinazione linagliptin-metformina e al lancio, in Italia, della formulazione orale di fingolimod. Il nuovo trattamento ipoglicemizzante, ora disponibile negli Usa in un’unica dose da assumersi due volte al giorno, è indicato in pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2 che necessitano di un migliore controllo glicemico. Al massimo dosaggio ha dimostrato di ottenere riduzioni dell’emoglobina glicata, rispetto al placebo, sino a 1,7%. Non va invece assunto da pazienti con diabete di tipo 1 né come terapia della chetoacidosi diabetica e non è stato studiato in associazione a insulina. È, invece, già disponibile in molte regioni italiane la formulazione orale in compresse, di fingolimod per il trattamento della sclerosi multipla. I pazienti con indicazione, residenti nelle Regioni in cui il farmaco non è ancora prescrivibile presso i centri specializzati locali, potranno ottenere il farmaco parlando con il proprio clinico e con l’Aism, ma in tutto il territorio sono in corso le procedure di approvazione a livello locale, anche se resta ancora sotto osservazione dell’Ema per i suoi possibili effetti cardiovascolari. In Europa e in Italia, ha due indicazioni: «è di prima linea per pazienti con malattia aggressiva», spiega Giancarlo Comi dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano «e di seconda linea per persone che non hanno risposto o non rispondono più adeguatamente all’interferone». Per queste persone sarà più facile aderire alle cure, rispetto a quelle oggi in uso che richiedono una o più iniezioni al giorno.
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