Epatite B occulta legata a maggiore rischio di Hcc

Una meta-analisi delle evidenze scientifiche pubblicate in letteratura, effettuata da un gruppo di ricercatori cinesi guidati da Yu Shi – dell’università Zhejiang a Hangzhou – avvalora l’ipotesi che l’epatite B (Hbv) occulta si associ a un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare. In un contesto in cui questa associazione era considerata controversa, l’approfondimento, pubblicato su Liver International, calcola che i soggetti con epatite C occulta hanno un rischio relativo di contrarre un tumore maligno primitivo del fegato aumentato di oltre il doppio rispetto agli altri individui. Il risultato, in particolare, deriva dall’esame di 16 trial pubblicati sull’argomento, relativi a pazienti ospedalizzati e l’associazione si è mantenuta statisticamente significativa sia negli studi retrospettivi (Or: 6,08) che prospettici (Rischio relativo: 2,86). Inoltre l’Hbv occulto ha incrementato il rischio di Hcc sia nelle popolazioni Hcv-infette (Rischio relativo: 2,83) sia in quelle non infette (Or:10,65). Allo scopo di convalidare l’affidabilità del risultato, i ricercatori cinesi hanno avviato un’ulteriore analisi dei sottogruppi stratificati per evidenziare la presenza di eventuali fattori confondenti. In questo approfondimento, l’associazione si è confermata indipendentemente dall’età, dal sesso, dal test Hbv Dna e anche dalla qualità degli studi esaminati. Gli autori sottolineano infine un’evidenza che trovano particolarmente significativa: gli individui con una concomitante presenza di anticorpi anti-HBs e anti-HBc presentano un accresciuto rischio di infezione occulta da Hbv. 

Liver Int, 2012; 32(2):231-40

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