Epatocarcinoma: buoni risultati con la radioembolizzazione
Una “robusta evidenza” promuove la radioembolizzazione per il trattamento del carcinoma epatocellulare, inclusi i casi con malattia avanzata e poche opzioni terapeutiche. Il dato emerge da una multicentrica condotta da Bruno Sangro della Clinica Universidad de Navarra, a Pamplona, e collaboratori dell’European network on radioembolization with Yttrium-90 resin microspheres (Enry). Alla terapia con microsfere di Yttrium-90 sono stati sottoposti 325 pazienti in maggior parte con indice di Child-Pugh di classe A (82,5%), cirrosi (78,5%) e buon performance status secondo l’Eastern cooperative oncology group (Ecog): molti pazienti mostravano malattia multinodulare (75,9%), invasione di entrambi i lobi (53,1%) e/o occlusione della vena porta. Più della metà presentava uno stadio avanzato secondo i criteri di Barcelona clinic liver cancer (Bclc) e un quarto era affetto da un tumore allo stadio intermedio. La sopravvivenza globale mediana si è attestata su 12,8 mesi, ma era variabile in base allo stadio di malattia (Bclc A: 24,4 mesi; Bclc B: 16,9 mesi; Bclc C: 10 mesi). La sopravvivenza ha mostrato una variabilità in relazione allo status Ecog, alla funzione epatica (classe Child-Pugh, ascite, e biliribubinemia totale al basale), al carico tumorale (numero di noduli, alfa-fetoproteina) e alla presenza di malattia extraepatica. Quando sono state considerate nel contesto della stadiazione Bclc, le variabili riguardanti il carico tumorale e la funzione epatica hanno fornito informazioni prognostiche addizionali. I più significativi fattori prognostici indipendenti per la sopravvivenza in base all’analisi a variabili multiple sono risultati lo status Ecog, il carico tumorale (>5 noduli), un valore di international normalized ratio >1,2 e la presenza di malattia extraepatica. Tra gli eventi avversi comuni si segnalano fatigue, nausea e vomito, e dolore addominale. È stato riportato anche un incremento della bilirubina di grado 3 o superiore nel 5,8% dei casi. La mortalità per tutte le cause si è attestata sullo 0,6% a 30 giorni e sullo 6,8% a 90 giorni.
Hepatology, 2011 Jun 30. [Epub ahead of print]
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