Cancro ovarico, alimentato da trombocitosi paraneoplastica

12 Mar 2012 Oncologia

Uno studio finanziato dal National Cancer Institute britannico supporta l’esistenza di un circuito paracrino in cui l’aumentata produzione di citochine trombopoietiche nel cancro ovarico e nel tessuto ospite condurrebbe a trombocitosi paraneoplastica, che alimenta la crescita tumorale. A fronte dei molti punti oscuri che permangono nelle conoscenze del meccanismo della trombocitosi paraneoplastica nel tumore dell’ovaio e del ruolo delle piastrine nella crescita tumorale, un team di studiosi inglesi e americani – coordinati da Rebecca L. Stone, della University of Texas, a Houston – ha analizzato i dati clinici relativi a 619 pazienti con tumore epiteliale ovarico per verificare l’esistenza di una associazione tra la conta piastrinica e l’outcome della patologia. La trombocitosi si è associata a una malattia in stato avanzato e a una ridotta sopravvivenza; in queste pazienti, i livelli plasmatici di trombopoietina e di interleuchina-6 (Il-6) sono risultati notevolmente più elevati rispetto alle altre. In un modello murino, l’aumento della sintesi di trombopoietina nel fegato in risposta all’Il-6 di derivazione tumorale è stato identificato come meccanismo soggiacente alla trombocitosi paraneoplastica e anche nelle pazienti analizzate l’Il-6 e la trombopoietina epatica sono apparse associate alla trombocitosi. Un trattamento con anticorpi anti Il-6 ha portato a una significativa riduzione delle piastrine sia nei topi di laboratorio con tumore che nelle pazienti con carcinoma epiteliale ovarico. Inoltre, la neutralizzazione dell’interleuchina-6 ha potenziato l’efficacia terapeutica del paclitaxel nelle cavie murine e ha ridotto la crescita tumorale e l’angiogenesi.

N Engl J Med, 2012; 366(7):610-8

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