Cancro ovarico, alimentato da trombocitosi paraneoplastica
Uno studio finanziato dal National Cancer Institute britannico supporta l’esistenza di un circuito paracrino in cui l’aumentata produzione di citochine trombopoietiche nel cancro ovarico e nel tessuto ospite condurrebbe a trombocitosi paraneoplastica, che alimenta la crescita tumorale. A fronte dei molti punti oscuri che permangono nelle conoscenze del meccanismo della trombocitosi paraneoplastica nel tumore dell’ovaio e del ruolo delle piastrine nella crescita tumorale, un team di studiosi inglesi e americani – coordinati da Rebecca L. Stone, della University of Texas, a Houston – ha analizzato i dati clinici relativi a 619 pazienti con tumore epiteliale ovarico per verificare l’esistenza di una associazione tra la conta piastrinica e l’outcome della patologia. La trombocitosi si è associata a una malattia in stato avanzato e a una ridotta sopravvivenza; in queste pazienti, i livelli plasmatici di trombopoietina e di interleuchina-6 (Il-6) sono risultati notevolmente più elevati rispetto alle altre. In un modello murino, l’aumento della sintesi di trombopoietina nel fegato in risposta all’Il-6 di derivazione tumorale è stato identificato come meccanismo soggiacente alla trombocitosi paraneoplastica e anche nelle pazienti analizzate l’Il-6 e la trombopoietina epatica sono apparse associate alla trombocitosi. Un trattamento con anticorpi anti Il-6 ha portato a una significativa riduzione delle piastrine sia nei topi di laboratorio con tumore che nelle pazienti con carcinoma epiteliale ovarico. Inoltre, la neutralizzazione dell’interleuchina-6 ha potenziato l’efficacia terapeutica del paclitaxel nelle cavie murine e ha ridotto la crescita tumorale e l’angiogenesi.
N Engl J Med, 2012; 366(7):610-8
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