Nuova tecnica per diagnosticare l’Alzheimer
Alla ricerca di strumenti per diagnosticare in modo sicuro, affidabile e non invasivo l’Alzheimer, due studi prendono in esame un innovativo tipo di risonanza magnetica, l’Arterial spin labeling, che permette di rilevare flusso sanguigno cerebrale, con costi molto inferiori alla Fdg-Pet
Un tipo innovativo di risonanza magnetica chiamato arterial spin labeling (Asl) è stato utilizzato da ricercatori della Perelman school of medicine presso la university of Pennsylvania per misurare i cambiamenti nelle funzionalità cerebrali e, in tal modo, diagnosticare la malattia di Alzheimer. L’Asl-Mri si è dimostrata una valida alternativa agli attuali standard, che affidano la diagnosi alla tomografia a emissione di positroni con Fluoro-desossi-glucosio (Fdg-Pet). Mentre l’Fdg-Pet permette di misurare il metabolismo del glucosio nel cervello, l’Asl-Mri è in grado di rilevare il flusso sanguigno cerebrale; ma, come fa notare John A. Detre, professore di neurologia e radiologia alla Penn university, si tratta di fenomeni strettamente collegati. «Aumenti e cali delle funzionalità cerebrali» ricorda Detre «si accompagnano a variazioni sia del flusso sanguigno che del metabolismo del glucosio». Il team ha pubblicato contemporaneamente due studi in cui si mettono a confronto le due tecniche di imaging in pazienti affetti da malattia di Alzheimer rispetto a soggetti di età simile inseriti in un gruppo di controllo. Il flusso sanguigno cerebrale e il metabolismo del glucosio sono stati misurati in simultanea, iniettando il tracciante Pet durante lo studio di risonanza magnetica. Se la procedura è stata analoga nei due protocolli di ricerca, diverse sono state le modalità di analisi.
L’analisi degli esperti
Nel primo studio, comparso sulle pagine di Alzheimer’s and dementia, le immagini di 13 pazienti con l’Alzheimer e di altri 18 di controllo sono state analizzate tramite esame visivo. Una revisione effettuata in modo indipendente e in cieco da esperti in medicina nucleare, non ha evidenziato differenze tra i due tipi di test nelle capacità di escludere (sensibilità) o di diagnosticare (specificità) l’Alzheimer.
L’analisi automatizzata
La sperimentazione riportata su Neurology, invece, si riferisce a un’analisi eseguita in automatico da un apposito software. I dati di 15 pazienti di Alzheimer sono stati confrontati con 19 persone sane e anche in questo caso i pattern di ridotto metabolismo del glucosio e di ridotto flusso sanguigno cerebrale evidenziati rispettivamente da Fdg-Pet e da Asl-Mri sono risultati identici.
Conclusioni
Quest’ultima tecnica presenta però alcuni vantaggi importanti. «Dato che la risonanza magnetica con arterial spin labeling è completamente non invasiva» spiegano gli autori «e non comporta esposizione a radiazioni, è potenzialmente più adatta per uno screening rispetto alla tomografia ». Un altro non trascurabile elemento a favore della tecnica proposta dagli esperti americani è il costo: l’Asl-Mri è quattro volte meno onerosa rispetto alla Fdg-Pet.
Alzheimer’s and Dementia, 2011; Oct 20. [Epub ahead of print]
Neurology, 2011 Nov 29;77(22):1977-85
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