L’effectiveness dei trattamenti per il Clostridium Difficilis

Alcuni colleghi del Minneapolis Veterans Affairs Health Care System, della Medical School, dell’Evidence-based Practice Center, della School of Public Health e della School of Nursing della Università di Minneapolis in Minnesota hanno utilizzato MEDLINE, Amed, Clinical Trials.gov, e la Cochrane per una revisione bibliografia che intendeva identificare quello fra i vari trattamenti proposti per la terapia dell’infezione da Clostridium Difficilis che avesse una maggiore efficacia in termini di tempo di guarigione, sicurezza e riduzione delle recidive. Sono stati identificati 11 studi randomizzati e controllati che rispondevano agli stringenti criteri di inclusione e che riportavano i dati di oltre 1.400 pazienti trattati con i farmaci disponibili in USA. Di questi, 3 studi hanno confrontato il metronidazolo con la vancomicina ed i rimanenti 8 metronidazolo o vancomicina con un altro farmaco (fidaxomicina), con combinazioni farmacologiche o con placebo. Nessun farmaco si è dimostrato superiore agli altri nel trattamento iniziale della infezione. In un unico studio, che ha confrontato fidaxomicina (non ancora in commercio in Italia) con vancomicina, il nuovo farmaco è risultato capace di ridurre le recidive rispetto alla vancomicina (15% vs 25%, differenza -10 punti percentuali [95% CI, -17/-3 punti percentuali], p = 0.005). Nessuna differenza è stata riscontrata per ciò che riguarda la safety. 

Drekonja DM et al. Comparative Effectiveness of Clostridium difficile Treatments A Systematic Review. Ann Int Med 2011; 155 (12): 839-847

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