Gravidanza e post-partum non incrementano il Tev
Nelle donne gravide e nel post-partum, il tasso di eventi di tromboembolismo venoso (Tev) dopo ultrasonografia compressiva singola completa sembra collocarsi nel range di quanto è stato osservato negli studi su popolazioni effettuati su donne non gravide. Pertanto questo studio francese, firmato da Grégoire Le Gal dell’INSERM e Centre Hospitalier Universitaire de la Cavale Blanche di Brest e collaboratori dell’Edvige study group, suggerisce che un esito negativo dell’esame escluda in sicurezza la diagnosi di trombosi venosa profonda in questo setting. La ricerca ha preso in considerazione 226 donne in gravidanza o nel post-partum con sospetto di trombosi venosa profonda. Tutte le donne con un risultato negativo dell’ultrasonografia singola prossimale e distale non hanno ricevuto la terapia anticoagulante e sono state seguite per un periodo di 3 mesi. Si è proceduto all’esclusione di 16 donne principalmente a causa di sospetto di embolismo polmonare. La trombosi venosa profonda è stata diagnosticata in 22 pazienti sulle 210 incluse nello studio (10,5%). Dieci donne hanno ricevuto una dose piena di anticoagulante nonostante l’esito negativo dell’esame durante il follow-up. Delle 177 donne in cui non era presente trombosi venosa e che non sono state trattate con una dose piena anticoagulante, in due casi (1,1%) si è avuto la conferma obiettiva di trombosi venosa profonda durante il follow-up.
Bmj 2012; 344 doi: 10.1136/bmj.e2635 (Published 24 April 2012)
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