Relazione inversa tra Alzheimer e cancro: risultati del Framingham Heart Study
I sopravvissuti ad un cancro hanno minori probabilità di ammalarsi di morbo di Alzheimer (AD). Questo vale soprattutto nei sopravvissuti ad un tumore provocato dal fumo; per contro, i pazienti con AD hanno meno probabilità di sviluppare un cancro. Perché? Non sappiamo, ma c’è indubbiamente una relazione inversa tra il cancro e le degenerazioni nervose, considerato che anche i pazienti affetti da morbo di Parkinson hanno una minore propensione a sviluppare cancro. Un’importante conferma a questa tesi viene data da un recente lavoro pubblicato sul BMJ: dal Framingham Heart Study sono stati studiati 1.278 pazienti sopra i 65 anni con e senza storia di cancro e senza storia di demenza nelle condizioni basali, per un follow-up di 10 anni. I pazienti che sopravvivevano al cancro avevano un minor rischio, anche aggiustato per sesso, età e fumo, di sviluppare AD (HR 0.67 95% IC 0.47- 0.97). E a proposito del fumo i sopravvissuti a tumori provocati da esso avevano un HR di 0.26 (0.08 – 0.82) di sviluppare AD, rispetto ai sopravvissuti a cancri non fumo-dipendenti [0.82 (0.57 – 1.19)] anche se avevano un maggior rischio di sviluppare uno stroke [HR 2.18 (1.29 to 3.68)]. Per contro, i pazienti con AD ed una qualsiasi forma di demenza avevano un HR di sviluppare cancro di 0.38 e, rispettivamente, di 0.44. È chiaro che questo studio è solo esplorativo e che necessitano ulteriori studi molto più ampi per accertare il fenomeno, ma nella difficilissima lotta contro il cancro e contro l’Alzheimer saperne di più sugli strani inversi rapporti tra le due patologie può dare qualche ulteriore elemento di conoscenza e di lotta.
Driver JA et al. BMJ 2012;344:e1442 doi: 10.1136/bmj.e1442 (Published 12 March 2012)
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